33. Miglioramento dei canali per la condivisione delle informazioni

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Inoltre i dubbi sul tipo di informazioni che è possibile condividere con altri partecipanti al mercato, o con autorità diverse da quelle di vigilanza (come l’ENISA per i contributi analitici o l’Europol per le attività di contrasto), possono determinare la mancata comunicazione di informazioni preziose. Le informazioni condivise rimangono quindi attualmente limitate e frammentate in termini quantitativi e qualitativi: gli scambi pertinenti avvengono per lo più a livello locale (tramite iniziative nazionali) e non esistono meccanismi di condivisione delle informazioni estesi in maniera omogenea a tutta l’Unione e corrispondenti alle esigenze di un sistema finanziario integrato. È pertanto importante rafforzare tali canali di comunicazione.

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