88. Potenziare l’autorità di sorveglianza capofila per un Controllo efficace

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Alle autorità di sorveglianza capofila dovrebbero essere attribuiti i poteri necessari per condurre indagini, effettuare ispezioni in fuori sede o presso i locali e le sedi dei fornitori terzi critici di servizi TIC e ottenere informazioni complete e aggiornate. Tali poteri dovrebbero consentire all’autorità di sorveglianza capofila di acquisire un’immagine realistica del tipo, delle dimensioni e dell’impatto dei rischi informatici derivanti da terzi cui sono esposte le entità finanziarie e, in ultima analisi, il sistema finanziario dell’Unione. Affidare alle AEV il ruolo di sorveglianza principale è un prerequisito per comprendere e affrontare la dimensione sistemica dei rischi informatici nel settore finanziario. L’impatto dei fornitori terzi critici di servizi TIC sul settore finanziario dell’Unione e i problemi causati dal rischio di concentrazione delle TIC che ne possono derivare esigono un approccio collettivo a livello dell’UE. L’esecuzione contestuale di molteplici audit e diritti di accesso, effettuata separatamente da varie autorità competenti, con un coordinamento scarso o nullo tra di esse, impedirebbe alle autorità di vigilanza finanziaria di ottenere un quadro completo ed esaustivo dei rischi informatici derivanti da terzi nell’Unione, e provocherebbe anzi sovrapposizioni, oneri e complessità per i fornitori terzi critici di servizi TIC qualora fossero soggetti a un gran numero di richieste di monitoraggio e ispezione.

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